Ultima seduta di settimana in forte
perdita a Piazza Affari (-3,15%), come per le principali Borse
europee, con le stime sul Pil in discesa e la fiducia dei
consumatori che cala, con l'emergenza coronavirus. Ad avere la
peggio è stata l'industria, con Buzzi (-8,7%), scontate le prese
di beneficio dopo avere deciso di dare il dividendo, e Azimut
(-7,4%). Male le banche, come Fineco e Bper(-6,4%), Unicredit
(-5,3%), Banco Bpm (-4,8%) e Intesa (-3,9%), con lo spread
chiuso a 180 punti. Lo stesso il sistema di pagamento Nexi
(-7,4%). Sofferenti le auto, con Fca (-5,9%), coi report di
Moody's e di S&P, che ha tagliato il rating a Daimler e Bmw.
Niente di buono per i petroliferi, da Eni (-5,6%) a Saipem
(-4,9%), col greggio in picchiata (wti -6%). Giornata nera per
il lusso, con Ferragamo (-5,5%) e Moncler (-3,6%).
Bene alcune utility, come Terna (+2,9%) e Hera (+2,5%),
favorita dagli analisti dopo i conti. Perdite contenute per Cnh
(-0,7%) e Exor (-0,6%). In calo Tim (-1,2%), Poste (-3%) e Enel
(-1,9%).
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