Piazza Affari ha chiuso in rialzo
una seduta piuttosto nervosa. Diversi i cambi di rotta, con
l'indice Ftse Mib (+1,06%) di nuovo sopra quota 17mila punti, in
ripresa gli scambi, per quasi 2,9 miliardi di euro di
controvalore. In rialzo anche lo spread, salito fin sopra quota
199 punti, a scapito dei bancari Unicredit (-1,75%) e Banco Bpm
(-1,03%). Si è salvata invece Intesa (+1,2%), che nel corso
della seduta ha sofferto per l'annuncio della sospensione del
dividendo dopo le raccomandazioni della Bce per l'emergenza
coronavirus. Ma il vero sostegno al listino l'ha offerto Eni
(+7,3%), che ha indossato la maglia rosa spinta dal rialzo del
greggio (Wti +2,25%), che ha lasciato invariata Saipem. In luce
anche Atlantia (+7,27%), con il ritorno di fiamma di ipotesi di
cessione di una quota che potrebbe arrivare fino al 50% di Aspi
a Cdp, in modo da non perdere la concessione sulla maggior rete
autostradale d'Italia.
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