Cedola congelata da oltre 100 big Borse Ue - Il coronavirus continua a far saltare le cedole delle grandi società quotate europee. Sono oltre 100 le aziende che fanno parte dell'indice Stoxx 600, quello dei titoli a maggiore capitalizzazione, che ad oggi hanno deciso di rinviare o annullare i dividendi, secondo i dati raccolti da Bloomberg. Un congelamento dettato dal timore degli effetti economici del coronavirus o dalla pressione delle authority o dei governi, che chiedono di non destinare liquidità preziosa per l'economia alla remunerazione degli azionisti.
Seduta ampiamente negativa per Piazza Affari: con l'abituale forte corrente di vendite negli ultimi minuti dell'ultima giornata della settimana, l'indice Ftse Mib ha concluso in calo del 2,67%. Giornata debole per mercati azionari del Vecchio continente: Londra ha concluso in ribasso dell'1,21%, con Parigi in calo dell'1,57%, mentre Francoforte ha provato a tenere con una discesa finale dello 0,47%.
Lo spread tra Btp e Bund chiude la settimana in rialzo a 199 punti base dai 190 punti di giovedì. Il rendimento del titolo a 10 anni del Tesoro sale all'1,54%.
Wall Street affonda su dati occupazione, Dj -2,20% - Wall Street affonda sotto il peso dei dati shock sull'andamento del mercato del lavoro a marzo. Quando mancano tre ore e mezza alla conclusione della giornata di contrattazioni il Dow Jones perde il 2,20%, il Nasdaq l'1,91% e l'indice S&P500 il 2,03%.
Petrolio: Mosca apre a intesa,in contatto con Usa e Riad - Prosegue la corsa al rialzo del petrolio sui mercati internazionali dopo che Mosca è uscita allo scoperto, aprendo ad un'intesa con i paesi Opec per stabilizzare i prezzi. La Russia è "in stretto contatto" con gli Usa e con l'Arabia Saudita sulla situazione nel mercato mondiale del petrolio, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin. Oggi il greggio versione Wti è salito a 27,60 dollari al barile (+9%) mentre il Brent a 33,45 dollari (+11,72%). Per lunedì è attesa una riunione in video conferenza tra i Paesi Opec e quelli che non fanno parte del cartello, come appunto la Russia, per trovare un accordo, che, secondo gli analisti, segnerebbe un "precedente storico". Intanto però l'Agenzia internazionale per l'energia (Aie) avverte che l'ipotesi di un taglio della produzione di petrolio di 10 milioni di barili al giorno non sarà sufficiente per stabilizzare il mercato e arginare la discesa delle quotazioni.
Chiusura in calo per le Borse asiatiche dopo un iniziale tentativo di recupero. I mercati risentono dei timori per gli effetti negativi sull'economia della pandemia di coronavirus. Tra gli investitori si guarda all'andamento dell'oro. Piatta Tokyo (+0,01%) che ha interrotto la scia di quattro sedute negative. Sul mercato dei cambi la divisa nipponica arresta la manovra di apprezzamento sul dollaro, trattando poco sotto a quota 108, e sull'euro a 116,80. In rosso la Cina con Shanghai (-0,84%), Shenzhen (-0,73%) e Hong Kong (-0,76%). In calo anche Mumbai (-1,73%) mentre è piatta Seul (+0,03%). Sul fronte macroeconomico in arrivo una serie di dati tra cui gli indici Pmi Markit servizi dalla gran parte dei Paesi dell'Eurozona.
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