Piazza Affari si conferma
sofferente al traguardo di metà seduta (Ftse Mib -1,6%),
confermandosi tuttavia la migliore del Vecchio Continente.
Difficile la giornata per il combinato tra calo del greggio (Wti
con prezzo negativo e Brent ai minimi dal 2002) e rialzo dello
spread, in vista del Consiglio Ue su Mes ed eurobond. Segnano il
passo Eni (-4,1%) e Saipem (-4,28%) insieme alla squadra dei
bancari, a partire da Intesa Sanpaolo (-2,2%). Giù anche Bper
(-1,9%) e Unicredit (-1,7%), mentre Ubi (-0,25%) appare cauta.
Sotto pressione gli automobilistici Pirelli (-2,2%) ed Fca
(-2,15%), dopo i dati sulle vendite trimestrali di Peugeot
(+0,8%), in risalita dopo aver annunciato liquidità sufficiente
per un semestre di chiusura totale. Debole Tim (-2,52%), in
controtendenza Ferrari (+0,6%), favorita dagli analisti di
Goldman e Piaggio (+7,8%), spinta da quelli di Banca Imi.
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