Piazza Affari si conferma nervosa
con l'ennesimo cambio di rotta (Ftse Mib -0,5%) dopo essere
salita fino a guadagnare lo 0,7%. Il calo a 234 punti dello
spread non riesce ad arginare le vendite sui bancari
all'indomani del Consiglio Europeo che ha trovato un primo
accordo sul fondo Ue per la ricostruzione (Recovery Fund).
Scivolano Bper (-3,75%), Unicredit (-3%), Banco Bpm (-3%) ed
Intesa (-2%). Il greggio Wti a 0,56 dollari al barile (-72% da
inizio anno) frena Eni (-2,73%) e Saipem (-2,74%), mentre gira
in calo Fca (-1,63%). Giù anche Tim (-1,67%) e Buzzi (-0,95%),
mentre tengono in equilibrio il listino Terna (+4,36%), che
rimbalza dopo il calo della vigilia. Acquisti anche su Diasorin
(+2,14%), Nexi (+1,95%), Fineco (+1,9%), Campari (+1,42%),
Tenaris (+1,4%) ed Stm (+1,2%), sull'onda lunga dei dati
trimestrali.
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