La produzione siderurgica in Italia
è scesa in marzo molto più di tutti gli altri Paesi: rispetto
allo stesso mese dell'anno scorso è crollata del 40%, contro un
calo del 6% medio nel mondo e del 20% in Europa, con la Germania
in linea con il Continente. Meno peggio la Francia (-13%) e,
soprattutto, la Cina, che ha registrato un calo limitato all'1%.
Sono dati della World Steel Association emersi nel corso di un
'webinar' organizzato da Siderweb.
Anche considerando tutto il primo trimestre la differenza è
evidente: in Italia il calo è stato del 16%, in Europa in media
del 10% (in Francia del 3%) e in Cina dell'1%. "Si prospetta un
esercizio di perdite per quasi la metà delle imprese del
comparto, una situazione non sostenibile nel lungo periodo",
spiega Stefano Ferrari, responsabile dell'ufficio studi di
Siderweb, che ha presentato un'analisi realizzata sui conti di
695 imprese del settore siderurgico suddivise in quattro
segmenti: acciaierie, tubifici, centri servizio e distributori
di acciaio.
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