Diventare carbon neutral entro
il 2030. E' il primo impegno di Save the Duck, marchio di
piumini '100% animal free', inserito nel Bilancio di
Sostenibilità 2019. Al fine di raggiungere questo sfidante
obiettivo, preso insieme a 500 società B Corp da tutto il mondo,
la società con quartier generale a Milano continua in modo
sempre più rigido il controllo sulla propria supply chain,
impegnandosi a "misurare la propria carbon footprint, estendendo
la tracciabilità delle emissioni lungo l'intera value chain,
ovvero dall'estrazione e lavorazione delle materie prime fino al
fine vita dei prodotti". Save The Duck "continua a crescere e,
di pari passo, cresce anche il nostro impegno per creare un
impatto positivo per le persone e per l'ambiente in cui
operiamo", afferma l'amministratore delegato Nicolas Bargi, che
ha creato il marchio del papero nel 2011. "Il 2019 è stato un
anno carico di impegni importanti: siamo diventati una Società
Benefit e abbiamo ottenuto la certificazione B Corp (rivolta
alle aziende che volontariamente rispettano i più alti standard
di responsabilità e trasparenza in ambito sociale e ambientale,
ndr), primi in assoluto nel mondo fashion in Italia". Tra gli
obiettivi 2020, "la diminuzione dell'utilizzo di materiali
contenenti Pfc e l'aumento della percentuale di tessuti
riciclati all'interno delle collezioni (obiettivo esteso anche
per il 2021)". Save The Duck punta inoltre a mantenere un
volume di donazioni pari all'1% del suo fatturato, come già
accaduto nel 2019, a sostegno di iniziative di associazioni e
organizzazioni italiane e internazionali che hanno l'obiettivo
di proteggere gli animali, salvaguardare le risorse naturali e
del pianeta e tutelare i diritti dell'uomo.
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