Resta pesante Piazza Affari a metà
seduta, con il Ftse Mib che cede il 2,9%, maglia nera in
un'Europa dove tutti i listini perdono oltre due punti
percentuali in scia ai timori di una seconda ondata di
coronavirus negli Usa e alla situazione preoccupante in America
Latina. Mentre lo spread Btp-Bund ripiega a 184 punti base, in
scia al buon andamento dell'asta dei titoli di stato italiani,
anche sul listino milanese, come in Europa, soffrono i titoli
dell'automotive come Cnh (-7,7%), Pirelli (-5,3%) e Fca (-5,8%),
che sconta anche il probabile avvio di un'indagine antitrust
sulla fusione con Psa. Pesante Atlantia (-6%) in attesa della
trimestrale, vendite su Tim (-5,1%) e sui bancari, con Banco Bpm
(-5%), Unicredit (-4,2%) e Ubi (-3,6%), tra i più penalizzati.
Nel lusso soffre Ferragamo (-4,2%), nel risparmio gestito
Mediolanum (-4,2%) e negli assicurativi Unipol (-3,3%). Il
petrolio pesa su Saipem (-3,8%) ed Eni (-3,6%). Tiene Italgas
(-0,3%), dopo le stime sul 2020.
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