Piazza Affari è arrivata di nuovo
seconda in Europa dietro a Londra nell'ultima seduta della
settimana. L'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,68% a 19.618
punti, tra scambi brillanti per 4,5 miliardi di euro di
controvalore, ben due in più rispetto agli ultimi due giorni. In
calo lo spread a 177 punti, nel giorno in cui il presidente del
Consiglio Ue Charles Michel ha parlato di "consenso emergente"
sul fondo Next Generation Europe per la ricostruzione dopo la
crisi da coronavirus, rinviando la presentazione di una proposta
definitiva a luglio.
Sugli scudi Tim (+3,54%) dopo il fermento sulla rete a
seguito della presentazione di un'offerta non vincolante di
Macquarie a Enel (+1,7%) per il 50% di Open Fiber. La società, ,
secondo indiscrezioni, sarebbe stata valutata 7 miliardi di
euro. Bene anche Ferragamo (+3,24%), spinta dagli analisti di
Mediobanca , Terna (+2,92%), Recordati (+2,62%) e Snam (+2,48%).
Segno meno per Ubi (-1,9%), oggetto di un'Ops di Intesa
(-0,06%), che in caso di esito favorevole prevede la cessione di
530 sportelli a Bper (-1,03%). Deboli anche Banco Bpm (-1,11%),
cauta Unicredit ( -0,18%). Pesanti Mediobanca (-2,12%), Poste
(-2%) e Leonardo (-1,65%). Segno meno anche per Diasorin
(-1,24%), Pirelli (-1,09%) e Atlantia (-0,55%).
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