Accentua il calo a metà pomeriggio
Piazza Affari (-2,5%), in linea con le altre principali Borse
europee e dopo che il Fmi ha parlato di crisi peggiore dal 1929
e tagliato il Pi italiano 2020 a -12,8%. L'intero listino
principale a Milano è in rosso, con forti perdite per le banche,
come Unicredit (-3,7%), Banco Bpm e Fineco (3,2%), Intesa
(-1,9%), riavviati dalla Consob i termini dell'Ops du Ubi
(-2,2%), con lo spread a 168. Tonfo dei petroliferi, con Tenaris
(-5%), Saipem (-4%) e Eni (-3,8%), col greggio in discesa (wti
-1,8% a 39 dollari al barile). Molto pesanti Exor (-4,4%),
Pirelli (-4,3%) e Leonardo (-4,2%). Tra i titoli in decisa
perdita Cnh, che riesamina il piano industriale in Italia, e
Mediobanca (-4,5%). Giù Fca (-3,6%), mentre arriva l'ultimo via
libera per il prestito garantito Sace.
Decisa frenata per Atlantia (-1,4%) unico titolo in rialzo
nella prima metà della seduta, dopo l'ipotesi di un accorso col
governo sulle concessioni autostradali. Contengono il calo
Italgas (-0,8%), Enel (-1,6%) e Stm (-1,7%).
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