Chiusura in rialzo per Piazza
Affari (Ftse Mib +0,37% a 19.234 punti), con lo spread tra Btp e
Bund in risalita a 177 punti, tra scambi piuttosto fiacchi per
2,2 miliardi di euro di controvalore. In evidenza Cattolica
(+38,12% a 4,98 euro) dopo l'accordo annunciato nella notte con
Generali (+0,26%), che salirà al 24,4% tramite un aumento di
capitale riservato, che farà del Leone il primo azionista della
Compagnia. In luce Banco Bpm (+2,26%) e Ubi (+2,13%),
contrastate invece Intesa (+1,08%) e Unicredit (-0,2%). Sprint
di Nexi (+2,13%), spinta da un'analisi di Berenberg sui
pagamenti elettronici dopo il coronavirus. Positiva anche Fca
(+1,45%), dopo le rassicurazioni di Carlo Tavares,
amministratore delegato di Psa (+1,43% a Parigi) sulla fusione
tra i due gruppi. Poco mossa Eni (+0,121%) nonostante il
rimbalzo del greggio nel finale di seduta, mentre ha chiuso in
forte calo Campari (-3,24%), penalizzata dai nuovi dazi
minacciati dagli Usa. Segno meno anche per Hera (-1,9%), Italgas
(-1,34%), Cnh (-1,33%), che ha riesaminato il proprio piano
industriale in Italia. Giù anche Moncler (-1,15%) e Buzzi
(-0,83%).
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