"Con la fatturazione elettronica tra
imprese ormai pienamente operativa, dovrebbe venir meno lo split
payment. Il meccanismo infatti era stato pensato per contrastare
l'evasione Iva, in vista dell'introduzione di un regime
generalizzato di fatturazione elettronica tra imprese, che ora è
stato completato", dice Emanuele Orsini, vicepresidente di
Confindustria per il credito, la finanza e il fisco, in merito
all'ipotesi di proroga della disciplina fiscale introdotta con
la legge di Stabilità 2015.
"Il sistema imprenditoriale non ha alcuna pregiudiziale verso
lo split payment, poiché per le imprese è del tutto indifferente
acquisire l'Iva dai propri clienti o dallo Stato. La vera
criticità - fa notare Orsini - è legata ai tempi con cui si
ottengono i rimborsi dei crediti Iva maturati: 63 settimane in
media, cioè 441 giorni, che equivalgono a più di un anno e due
mesi, sono davvero troppe. Inoltre, c'è un tema di incertezza:
oggi scade il meccanismo e le imprese ancora non sanno se le
Istituzioni comunitarie lo hanno prorogato o meno". Per Orsini è
"un segnale che denota il totale disinteresse rispetto agli
impatti, anche in termini di costi amministrativi, che queste
discipline hanno sulle imprese, già in grande difficoltà per la
mancanza di liquidità a seguito dell'emergenza sanitaria".
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