Piazza Affari ha concluso una
giornata in ampio calo seguendo l'orientamento dell'Europa e la
seduta di Wall street: l'indice Ftse Mib ha chiuso in calo
dell'1,98% a 19.505 punti, l'Ftse All share in ribasso
dell'1,86% a quota 21.291 in un clima nervoso.
Tra i mercati azionari del Vecchio continente ha tenuto solo
Francoforte, soprattutto grazie alla trimestrale del gruppo
informatico Sap (+4,5% finale), mentre a Milano le tensioni per
la concessione di Autostrade per l'Italia hanno pesato sulla
controllante Atlantia, che ha chiuso con una caduta dell'8,2% a
13,1 euro tra scambi molto forti.
Vendite anche su Saipem, Leonardo e Diasorin, chje hanno perso
oltre il 4%, mentre nel finale di seduta si sono appesantite le
banche, anche per il ritorno di qualche tensione sui titoli di
Stato italiani: Banco Bpm ha perso il 3,6%, Unicredit il 3,4%,
mente Ubi ha ceduto il 2,3% a 3,04 euro e Intesa l'1,8% a quota
1,73.
Male Eni (-3%), debole Tim (-1,2%), in rialzo oltre il punto
percentuale Stm e Campari, mentre tra i titoli a minore
capitalizzazione spiccano i cali di Saras (-7,6%) e Banca
intermobiliare (-6%). Leggermente positiva Mps.
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