Rallentano il passo nel finale le
principali borse europee, con gli indici Usa contrastati (Dow
Jones +0,95% e Nasdaq -0,2%) in epoca di trimestrali.
Francocofrte (+0,8%) è la migliore, seguita da Milano (Ftse Mib
+0,5%), Parigi (+0,25%) e Madrid (+0,2%), che si portano ben al
di sotto dei massimi registrati appena dopo il via libera del
Consiglio Ue all'accordo sul Recovery Fund. In crescita oltre le
stime l'indice della Fed di Chicago, che misura l'economia
nazionale Usa, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 156
punti e il greggio (Wti +3,28% a 42,15 dollari) segna un
ulteriore passo avanti. In rialzo l'euro a 1,147 dollari.
Gli acquisti si concentrano sui bancari Unicredit (+2,3%),
che dimezza il rialzo della prima parte della seduta su ipotesi
di nuove operazioni dopo l'Opas di Intesa (+2%) su Ubi (+0,8%),
i cui prezzi sono in linea con il rilancio di 57 centesimi per
ogni azione. Rallentano anche Banco Bpm (+1,15%) ed Mps (+1,8%),
mentre cedono Santander (-1%), Bbva (-0,88%) e Barclays
(-0,l46%), a differenza di Hsbc (+0,85%). Prosegue la corsa di
Pirelli (+3,3%) insieme a Bmw (+2,7%) e Continental (+2,5%) e
mentre Fca (+0,26%) è poco mossa. In campo tecnologico si
conferma brillante la norvegese Adevinta (+26%), che ha rilevato
la divisione pubblicità di eBay per 9,2 miliardi di dollari
(8,04 miliardi di euro). Effetto conti trimestrali per l'agenzia
di lavoro interinale Randstad (+8,8%), bene Rolls Royce (+5,9%)
dopo gli incentivi da 5,5 miliardi di sterline (6,1 miliardi di
euro) al settore aerospaziale, debole il colosso svizzero del
cioccolato Lindt (-3,8%) dopo la semestrale.
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