Milano chiude la settimana in
flessione (-0,71%), in linea con Wall Street, dopo una seduta in
buona parte passata in terreno positivo e non appesantita dal
dato sul Pil rivelatosi meno peggiore delle attese e accolto con
solo un marginale aumento dello spread Btp-Bund (a 153,5 punti e
un rendimento dell'1%).
A brillare è stata Ubi (+4,41%) all'indomani della chiusura
dell'opas di Intesa (+0,4%) con adesioni oltre 90% e la
conseguente offerta 'residuale' in arrivo per togliere il titolo
dal listino. Ancora sugli scudi Amplifon (+4,29%) premiata da
giorni per la semestrale. Bene anche Nexi (+2,43%), mentre i
conti non aiutano Cnh (-5,43%), Leonardo (-5,15%) ed Eni
(-3,54%). E a fine gionata nemmeno Fca (-2%). Si muove invece in
controtendenza rispetto all'indice Terna (+0,9%).
Vendite su Atlantia (-2,57%) per la perdurante incertezza sulle
modalità del riassetto di Aspi.
Fuori dal paniere principale Astm (+3,04%) beneficia
dell'aumento della presa su Ecorodovias mentre Cattolica
(+0,39%) accoglie senza brindare il sì dei soci alla Spa.
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