Restano deboli le principali borse
europee, nonostante il dato sulle richieste di sussidi negli
Usa, scese sotto quota 1 milione, per la prima volta dallo
scoppio del Covid. La peggiore è Londra (-1%), preceduta da
Milano, Parigi e Francoforte (-0,4% tutte), mentre Madrid
(-0,25%) fa un po' meglio. Dopo il balzo della vigilia
prevalgono le prese di beneficio, che si concentrano sui settori
ieri in evidenza. Le vendite colpiscono principalmente le auto,
con Renault (-1,3%), Peugeot (-1,13%), Fca (-0,85%) e Volkswagen
(-0,6%),e l'energia, con Shell (-2,08%), Bp (-1,54%) ed Eni
(-0,62%), pur con il greggio stabile a quota 42,73 dollari al
barile. In campo bancario si distinguono Banco Bpm (+4%), che si
alterna con Bper (+0,25%) nel ruolo di possibile polo di
aggregazione tra banche, e Mediobanca (+1%), in attesa del via
libera della Bce a Leonardo Del Vecchio per salire fino al 14%.
In calo Unicredit (-0,87%) e Intesa (-0,38%), con lo spread in
rialzo a 144 punti. Nel resto d'Europa segnano il passo Hsbc
(-2,65%), CaixaBank (-1,75%), Barclays (-1,67%) e Commerzbank
(-1,57%). Positiva la Roma (+7% a 31,7 centesimi), dopo un
congelamento al ribasso, che si allontana sempre di più dal
prezzo dell'Opa di Friedkin a 11,65 centesimi.
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