Seconda seduta consecutiva in calo
per Piazza Affari che sconta, al pari delle altre Borse europee,
il crollo record del pil Ue nel secondo trimestre e i dati macro
inferiori alle attese su consumi e produzione industriale
arrivati dagli Usa e dalla Cina. Il Ftse Mib ha perso l'1,13% a
20.028 punti, appesantito dalle vendite su Atlantia (-3,2%),
sotto il tiro della politica che chiede l'uscita dei Benetton da
Autostrade, Leonardo (-2,5%) e Stm (-2,4%), seguite a ruota da
Interpump (-2,3%), Diasorin (-2,1%) e Unipol (-2%). Si salvano,
nel Ftse Mib, solo Tim (+0,8%) e Unicredit (+0,4%) mentre
scivola Mps (-3,4%), che nella semestrale ha messo in guardia
sugli effetti del Covid19 sui conti. Tra i bancari fiacca
Mediobanca (-1,74%), per la quale il Dl Agosto non ha previsto
alcun Golden Power rafforzato, male nel risparmio gestito
Finecobank (-1,95%).
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