Listini fiacchi nel Vecchio
Continente, dove gli occhi sono puntati sul vertice dei Paesi di
Opec+ e sul Consiglio dell'Ue, convocato in seduta straordinaria
per affrontare il nodo della Bielorussia. Sullo sfondo resta
alto l'allarme coronavirus, con oltre 22 milioni di contagi nel
mondo. Quasi in parità Milano (-0,05%), preceduta da Parigi,
Londra e Francoforte, in rialzo tutte dello 0,1%, mentre Madrid
cede lo 0,2%. Positivi i futures Usa. Salita oltre le stime
l'inflazoione nel regno Unito, mentre il dato dell'Ue è atteso
alle 11. In arrivo dagli Usa le richieste settimanali di mutui e
i verbali dell'ultimo Comitato Federale della Fed, che si è
tenuto lo scorso 29 luglio lasciando invariati i tassi.
In calo il settore petrolifero e delle materie prime, legato
all'andamento dell'oro (-0,88% a 1.990 dollari l'oncia). Bp cede
lo 0,94%, Shell lo 0,51% ed Eni lo 0,22%, mentre resta quasi in
equilibrio Total (-0,09%). SEgno meno anche per gli
estrattivo-minerari Bhp (-1,35%) e Riuo Tinto (-0,67%), mentre
il comparto dell'auto si muove sotto traccia, con Peugeot
(-0,63%), Renault (-0,6%), Fca (-0,15%) e Volkswagen (-0,1%). In
rialzo tra i bancari Banco Bpm (+0,54%), stabile Intesa
(+0,04%), negativa Unicredit (-0,12%). Più deboli Sabadell
(-0,85%) Bankinter (-0,4%) e SocGen (-0,3%). Sotto pressione il
Galapagos (-25,3%), un cui farmaco è stato bocciato negli Usa,
mentre corre il birrificio danese Royal Unibrew (+9,21%),
titolare dei marchi Ceres, Faxe e Lemonsoda, che ha rialzato le
stime per l'intero esercizio. Rimbalzo di International
Consolidate Airlines, già British Airways e Iberia, che risale
per il secondo giorno consecutivo (+3,85%), dopo 4 sedute in
rosso.
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