Piazza Affari conferma il rialzo a
fine mattinata (Ftse Mib +0,5%) nonostante lo spread assestato
oltre quota 140 punti. In evidenza Mps (+5,84%), congelata anche
per eccesso di volatilità, su ipotesi di nuove aggregazioni
bancarie, che vedono in Banco Bpm (+1,2%) l'altro grande
protagonista. Bene anche mediobanca (+1,56%), in attesa che la
Bce autorizzi Delfin, la finanziaria di Leonardo Del Vecchio, a
salire fino al 14%. Bene anche Nexi (+1,27%), su cui Intesa
Sanpaolo (+0,45%) ha chiarito di non avere mire di controllo
dopo essere salita al 10,5% a seguito dell'Opas su Ubi. Soffrono
Tenaris (-1,9%), Saipem (-1,8%) ed Eni (-0,53%), con il greggio
in calo (Wti -0,75%), ma sempre quota 42,5 dollari al barile.
Oggi è prevista la riunione dei Paesi esportsatori che
aderiscono a Opec+ per sostenere il prezzo del petrolio in un
momento difficile, con oltre 22 milioni di contagi da
coronavirus nel mondo.
Di nuovo in luce Diasorin (+2,33%), dopo le prese di
beneficio della vigilia, mentre prosegue la corsa di As Roma
(+4,2% a 38,15 centesimi), ostinatamente al di sopra del prezzo
di 11,65 centesimi stabilito per l'Opa di Friedkin. Per il
prossimo 29 e 30 settembre pepr rinnovare il Cda.
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