Il Pil tedesco, sceso meno delle
stime nel secondo trimestre dell'anno (-9,7%) spinge i listini
europei di circa un punto percentuale, in attesa degli indici
sulla fiducia economica in Germania (Ifo). Dagli Usa sono in
arrivo invece il Redbook mensile sul commercio, gli indici dei
prezzi e le vendite di abitazioni, la fiducia dei consumatori e
l'indice manifatturiero della Fed di Richmond. Ma il vero evento
sarà il discorso che il presidente della Fed Jerome Powell terrà
giovedì prossimo 27 agosto in apertura del simposio di Jackson
Hole, quest'anno senza presenza fisica. Milano (Ftse Mib +0,8%)
riduce lo slancio segnato dopo l'apertura e si allinea a
Francoforte (+0,82%). Più cauta Londra (+0,67%), mentre fanno
meglio Parigi (+1%) e, soprattutto, Madrid (+1,15%). Acquisti
sui bancari Bper (+3%), Unicredit +2,45%), Bnp (+2,25%),
Santander (+2,82%) e Bbva. Si attenua la corsa di Banco Bpm
(+1,3%) ed Mps (+1,2%), dopo uno slancio iniziale. In rialzo i
petroliferi Bp (+1,56%), Total (+1,4%) e Shell (+1,1%),
nonostante il calo del greggio (Wti -0,3% a 42,5 dollari al
barile), che muove poco Eni (+0,13%). Poco mossa Esslux
(+0,58%), che valuta se ricorrere alla decisione del Tribunale
di Rotterdam, che ha respinto la richiesta di informazioni per
l'acquisizione di GrandVision. Sugli scudi Iag (+4,95%),
l'unione tra British e Iberia, Easyjet (+4,83%), Ryanair
(+3,04%), Lufthansa (+2,79%) e Air France (+2%).
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