"La possibilità di un autunno nero,
sul fronte del lavoro autonomo e dipendente, è sempre più
concreta. Il timore di nuovi blocchi dell'attività, a seguito
dell'incremento di contagi, aumenta ancora di più l'incertezza
degli operatori economici"; sottolinea la presidente di
Confesercenti, Patrizia De Luise: "Molte imprese, travolte
dall'anno più difficile di sempre ed impossibilitate a
ristrutturare l'attività a causa del blocco dei licenziamenti -
dice -, non vedono altra via d'uscita che chiudere. Una
prospettiva che dobbiamo assolutamente scongiurare".
"Serve uno scatto in avanti -avverte -. I provvedimenti
presi fino ad ora hanno aiutato ad attutire il colpo, ma serve
una diversa prospettiva: dobbiamo passare da un'ottica di
emergenza ad una di rilancio. Abbiamo bisogno di una grande
accordo tra governo e parti sociali, in primo luogo associazioni
datoriali, per mettere urgentemente in campo le due riforme che
il nostro paese ha sempre rimandato, e che oggi sono necessarie
più che mai: quella del sistema fiscale e quella del lavoro. Il
governo è impegnato sulla prima: bene, ma non basta pensare a
recuperare l'evasione. Serve un sistema impositivo più leggero e
flessibile, per accompagnare una crisi che si preannuncia
diversa da tutte le precedenti".
Ed "anche sul lavoro - continua De Luise - occorre intervenire
al più presto: impedire semplicemente i licenziamenti non
risolverà il problema, anzi. Le imprese hanno bisogno di
ristrutturarsi per rispondere all'emergenza: in questo quadro,
cristallizzare attività che non funzionano più rischia solamente
di peggiorare una situazione già esplosiva. Il lavoro va
tutelato tutto, non solo quello dipendente. La conversione del
DL Agosto è la prima occasione utile per dare risposte a chi
fino ad ora non le ha avute: non manchiamola".
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