Piazza Affari si mantiene
moderatamente positiva (Ftse Mib +0,3%), pur con lo spread in
rialzo a 144,3 punti, spinta da Unicredit (+3,54%) ed Mps
(+2,58%), con il ritorno di fiamma di ipotesi di consolidamento
tra istituti. Seguono Bper (+2,1%), Intesa (+1,55%) e Banco Bpm
(+0,9%). L'accelerazione sulla rete unica spinge Tiscali
(+16,1%), che entrerà in Fibercop a fianco di Tim (+1,15%)
inizialmente con un accordo commerciale. Sugli scudi Prysmian
(+3,17%), fornitore della materia prima per la banda larga,
ossia i cavi in fibra. Segnano il passo Mediolanum (-1,45%) e
Pirelli (-1,4%). Giù Buzzi (-1%) e Saipem (-0,78%), cauta Eni
(-0,16%) con il greggio Wti che si è stabilizzato a quota 43
dollari al barile. Nuovo scivolone di Diasorin (-5,22%) dopo
l'autorizzazione concessa negli Usa al test rapido d'emergenza
sul Covid di Abbott Laboratories.
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