Piazza Affari ha chiuso in rialzo
(Ftse Mib +1,34% a 19.858 punti), ma ancora sotto la soglia dei
20mila punti, superata solo dopo uno slancio nella mattinata. In
crescita gli scambi, che non hanno però raggiunto quota 1,9
miliardi di euro.
Sugli scudi Atlantia (+16,23%) secondo alcuni ormai alle
battute finali con Cdp per l'accordo che prevede lo scorporo di
Aspi e l'ingresso del Tesoro tramite la Cassa stessa, attraverso
un aumento di capitale e la quotazione in Borsa. Sprint di
Interpump (+7,67%) all'indomani dei conti, promossa dagli
analisti e oggetto del rialzo del prezzo obiettivo da parte di
Mediobanca. L'ottimismo sui vaccini anti-Covid ha riacceso
l'attenzione sul lusso, con Moncler (+3,08%), contrastati invece
i farmaceutici Diasorin (-0,72%) e Recordati (+0,99%).
Il calo dello spread non ha favorito i bancari, sotto
pressione un po' in tutta Europa. Banco Bpm ha ceduto l'1,56%,
Intesa l'1,46% e Unicredit lo 0,99%. Hanno fatto meglio Mps
(-0,35%) e soprattutto Bper (-0,27%), pesante invece Popolare
Sondrio (-6,74%).
Acquisti su Cnh (+4,49%) e Ferrari (+1,26%), in rialzo Fca
(+0,57%) all'indomani delle vendite di auto in Italia diffuse a
Borsa chiusa, nuovo rally di Tiscali (+69,15%), a lungo
congelata per eccesso di rialzo, sull'onda lunga del progetto
FiberCop di Tim (+0,82%). Segno meno per Eni (-1,29%) e Saipem
(-1,13%), con il greggio Wti (-2,55% a 41,7 dollari) in calo
sotto quota 42 dollari al barile.
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