Gira in negativo la Borsa di Milano
(-0,2%), con le banche in ordine sparso, mentre lo spread risale
verso 143. La peggiore è Fineco (-2,9%) con Bper (-2%), , che ha
ottenuto il via libera dalla Bce a rilevare i 532 sportelli in
eccesso in vista dell'integrazione tra Intesa (+0,3%)e Ubi, sale
Unicredit (+1%).
A tirare il listino principale verso il basso Stm (-4,5%),
come il comparto in Europa, Atlantia (-3,8%) col Cda su Aspi, e
l'industria con Prysmian (-2%) e Buzzi (-2%). Rimbalza Interpump
(-1,9%).
Brilla in vetta Tim (+3,1%), mentre si compiono altri passi
verso FiberCop per la rete secondaria, bloccata Tiscali (a un
teorico -40,4%). Bene Mediaset (+7,4%) dopo l'accoglimento del
ricorso di Vivendi -0,2% a Parigi%) contro la legge Gasparri da
parte della Corte Ue. Guadagni per Pirelli e crescita per Fca
(+2,8%), come per i marchi francesi. Petroliferi in forma, da
Saipem (+2,1%) a Tenaris (+1,9%) e Eni (+1,8%), nonostante il
greggio in calo (wti -1,2%) a 41 dollari al barile.
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