Torna in negativo la Borsa di
Milano (-1,4%), in un pomeriggio in cui il Senato vota la
fiducia sul dl semplificazioni e arrivano rassicurazioni sulle
condizioni di Berlusconi, ricoverato per Covid. Bene le banche,
con lo spread in ascesa verso 150, da Banco Bpm (+3,8%) a
Unicredit (+1,9%), Bper (+0,4%), Banca Mps (+0,3%) e Fineco
(+0,2%), mentre è sul filo Intesa (-0,01%). In ordine sparso i
petroliferi, con perdite per Saipem (-2,8%) e Eni (-0,3%),
mentre tiene Tenaris (+0,3%), col greggio in calo (wti 2,5%) a
40,3 dollari al barile.
Brilla Mediaset (+5%), il giorno dopo l'accoglimento della
Corte Ue sul ricorso di Vivendi (-0,1% a Parigi%) contro la
legge Gasparri, oltre alla disponibilità del Biscione a un
investimento nella rete unica. In rosso Tim (-1%) e si riprende
Tiscali (+3,2%), dopo una giornata nera, seguita a uno sprint
sulla scia dell'accordo sulla rete secondaria. Male Exor
(-4,5%), il giorno dopo la semestrale. Giù Atlantia (-3,3%),
mentre si va verso lo scorporo di Aspi. Bene Cnh (+1,3%) e Fca
(+0,9%).
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