Piazza Affari resta in forte
perdita (-2,9%), insieme alle altre principali Borse europee,
schiacciate dai timori di una seconda ondata di Covid 19, in
particolare in Francia, Regno Unito e Spagna. La maglia nera
resta a Cnh (-7,1%), che ha subito uno stop alle contrattazioni
per eccesso di ribasso, in scia al terremoto al vertice di
Nikola, la tesla dei camion di cui attraverso Iveco ha una
partecipazione. Perdite per Exor (-4,1%) e Fca (-3,7%). Male
Banca Mediolanum (-5,4%), altro titolo temporaneamente sospeso
dalle contrattazioni a metà seduta. Pesanti i petroliferi, da
Saipem (-5,2%) con uno stop alle contrattazioni per l'eccesso di
ribasso, e Tenaris (-5,4%) a Eni (-4,6%), col calo del greggio
(wti -3,2%) a 39,7 dollari al barile. Forti perdite per Leonardo
(-5,1%), Atlantia (-4,8%), Poste (-3%), Tim (-2,2%). Male le
banche, da Unicredit (-4,9%) a Banco Bpm (-4,5%) e Intesa
(-3,7%), nonostante lo spread sceso a 144 punti. Meno peggio
Enel (-1,8%), Italgas (-1,2%), Disorin (-0,7%) e Prysmian
(-0,6%).
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