Il settore dei macchinari industriali
è "importantissimo per l'Italia: cuba oltre 230 miliardi di
fatturato e occupa 860 mila addetti", ma il "Covid lo ha
bloccato, provocando un calo verticale dei ricavi, tra il 16% e
il 23%. E le stime indicano un aumento del 20% della
disoccupazione, una volta che verranno meno lo stop ai
licenziamenti e la copertura della cassa integrazione". E'
quanto afferma la responsabile dei mercati dell'area
mediterranea di Ey, Stefania Radoccia, intervenendo al digital
talk 'Italia Riparte'. Dibattito che prende le mosse dallo
studio, dedicato proprio al 'Machinery,' condotto da Ey insieme
a Cassa depositi e prestiti e Luiss Business School..
Sulla filiera pesa la dimensione delle aziende, ristretta, e
il ritardo nello sviluppo tecnologico. Il rischio, spiega
Radoccia, è che viste le conseguenze della pandemia la Cina
potrebbe "diventare un competitor sempre più irraggiungibile".
Ora per Radoccia è importante intervenire in aiuto del comparto
con "velocità" e la prima cosa da fare, sostiene, "è dare
liquidità e sostegno patrimoniale a queste aziende, mantenendo
vivo il settore" e così permettendo alla filiera di agganciare
anche lo sviluppo tecnologico.
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