"L'onda si sta gonfiando, ma
Venezia non è ancora allagata, l'acqua alta arriverà l'anno
prossimo, quando il default rate sarà raddoppiato". E' la
situazione del credito in Italia secondo l'amministratore
delegato di Banca Ifis Luciano Colombini. Una situazione
comunque migliore rispetto alla crisi del 2011 in quanto
Colombini stima che "i risultati negativi di questa crisi siano
inferiori alla crisi precedente, quando il default rate fu al
4,5%". "In questa crisi - sottolinea - ci sono stati interventi
importanti da parte dei Governi e delle banche centrali".
Quanto ad Amco, il gestore pubblico dei crediti deteriorati,
"la vediamo bene - spiega Colombini - ma con una condizione
imprescindibile, che sia un operatore di mercato e dai primi
segnali che abbiamo non sembrerebbe che sia proprio così".
"L'industria degli Npl servicer, che ha superato gli 8mila
dipendenti con operazioni effettuate per diversi miliardi di
euro va tutelata - conclude Colombini, secondo il quale Amco
dovrebbe intervenire nei salvataggi mentre, se opera sul
mercato, "i miliardi di intervento pubblico avrebbero un effetto
distorsivo e graverebbero sulle spalle del contribuente".
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