Piazza Affari acquista tono dopo i
primi scambi, in linea con gli altri listini europei, che
guardano con favore ai progresso nel dialogo tra Democratici e
Repubblicani su un nuovo piano di stimoli fiscali. Il Ftse Mib
avanza dello 0,88% trainato da Atlantia (+2,8%) e Tim (+2,8%),
che beneficia delle indiscrezioni di stampa che danno per
probabile una cessione a Macquarie della quota di Open Fiber
dell'Enel (+1,1%). Bene le utility con Hera (+2,6%) e A2A
(+1,6%), tra i bancari in luce Unicredit (+1,7%) davanti a
Intesa (+1,3%) mentre nel risparmio gestito Banca Generali sale
dell'1,6%. Ben intonata Mediobanca (+1,1%) nell'ultimo giorno
utile per acquistare azioni che possano votare nell'assemblea
del 28 ottobre. Vendite su Bper (-1,1%) nell'ultimo giorno in
cui si possono scambiare i diritti (-1,2%) relativo all'aumento
di capitale. Deboli anche Cnh Industrial e Prysmian (-0,7%) e,
tra i bancari, Banco Bpm (-0,4%). Fuori dal Ftse Mib fiacca la
Juventus (-0,4%) dopo il pari con il Crotone
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