Il crollo delle Borse europee, in scia al proliferare dei lockdown nel Vecchio Continente, è costato ai mercati azionari circa 230 miliardi di euro di capitalizzazione, calcolata sulla base delle perdite subite dall'indice paneuropeo Dj Stoxx 600. A Piazza Affari il tonfo del Ftse Mib si è tradotto in 17,6 miliardi di valore azionario andato in fumo.
Giornata nera per Piazza Affari (-4%), come per le altre principali Borse europee e in linea coi cali a Wall Street, con la paura delle ripercussioni della seconda ondata di Covid. A Milano il listino principale ha chiuso tutto in rosso, tranne che per Saipem (+1,1%), nonostante i conti e mentre punta al tunnel sullo Stretto. In calo gli altri petroliferi, da Eni (-3,5%) a Tenaris (-3%), col greggio che precipita (wti -6%) a 37,2 dollari al barile.
Lo spread è salito a 139 punti e le banche hanno ceduto, da Bper (-7,2%) a Intesa (-4,8%), Banco Bpm (-4,1%) e Unicredit (-3,9%). Giù Mediobanca (-4,97%) nel giorno dell'assemblea per l'elezione del Cda. Male Pirelli (-7%), perso il ricorso Ue sul "cartello nei cavi". Tra i titoli più penalizzati Buzzi (-6,4%), Enel (-6%), come Amplifon, quest'ultima pur coi dati del trimestre in ripresa. In rosso Fca (-3,8%) nonostante i conti sopra le attese, giù Exor (-5,6%). Nel lusso forte perdita per Moncler (-5,6%). Male Tim (-4,4%), Poste (-4,2%). Meno peggio Diasorin (-1,2%) e Fineco (-1,3%).
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