Chiusura di settimana in lieve
rialzo (+0,4%) a Piazza Affari, mentre restano i timori delle
conseguenze di nuovi lockdown e i dati sul il Pil del trimestre
hanno evidenziato un rimbalzo, anche se non sufficiente a
compensare le stime di perdita dell'anno.
Sprint di alcuni petroliferi, Saipem (+8,4%) e Tenaris
(+6,3%), con Eni più cauta (+1,5%), mentre il greggio scende
(wti -1,8%) a 35,5 dollari al barile e favorisce componenti come
Pirelli (+3,6%). Giù Fca (-0,2%). Guadagni nell'industria per
Buzzi (+3,4%) e fuori dal listino principale per Webuild
(+5,2%), dopo che Astaldi è rimasta bloccata nelle
contrattazioni e ha chiuso con un teorico +26,6% a 0,42 euro con
le nuove azioni.
Pur con lo spread salito a 138,5, bene le banche, da Banco
Bpm (+2,5%) a Unicredit (+2,2%), Intesa (+1,4%). Non Bper e Mps
(-0,6%), quest'ultima con un Cda straordinario lunedì, decisi
ulteriori accantonamenti. Debole Mediobanca (-0,6%) il giorno
successivo al Cda. Su Cattolica (+2,1%) con Generali (+1%) che
potrebbe salire fino al 49,9%. Male Recordati (-3,9%) come il
comparto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA