E' iniziata bene la settimana per le
principali borse di Asia e Pacifico, tutte in rialzo ad
eccezione di Shanghai (-0,03%). Alla vigilia del voto Usa e
dell'Eurogruppo, a due giorni dalle previsioni economiche
dell'Ue e 3 dal Comitato federale della Fed sui tassi Usa, i
listini orientali hanno guadagnato terreno, da Tokyo (+1,39%) a
Taiwan (+0,36%), da Seul (+1,46%) a Sidney (+0,4%). Contrastate
Hong Kong (+1,29%) e Mumbai (-0,45%) ancora in fase di
contrattazioni. In rialzo oltre le stime gli indici della
fiducia dei manager del settore manifatturiero in Giappone e in
Cina. In arrivo gli analoghi dati da Francia, Germania, Regno
Unito e Italia, dove viene diffuso anche il tasso di
disoccupazione. In Francia sono attese invece le vendite di auto
in ottobre. In programma nel pomeriggio il discorso di Yves
Mersch, membro dell'esecutivo della Bce.
Meno favorevole il clima sui mercati in Occidente, in piena
seconda ondata del coronavirus. In rosso i futures sia
sull'Europa sia su Wall Street, mentre i timori di un
rallentamento della ripresa economica spingono al ribasso il
prezzo del greggio (Wti -4,36% a 34,24 dollari al barile)
sostenendo invece l'oro (+0,42% a 1.884,13 dollari l'oncia). In
rialzo il dollaro a 1,16 sull'euro e sullo yen, che si porta a
104,76 sul biglietto verde. Una circostanza, quest'ultima,
favorevole per i titoli dei grandi esportatori sulla piazza di
Tokyo, dagli automobilistici Suzuki (+4,33%), Honda (+3,68%) e
Toyota (+2,15%) ai produttori di apparecchi elettronici e
tecnologici Konika Minolta (+6,82%), Nikon (+5,72%), Casio
(+3,55%), Seiko (+4,07%), Tdk (+1,97%) e Panasonic (+1,84%).
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