Piazza Affari resta fiacca al pari
delle altre borse europee, ad eccezione di Francoforte (+0,52%)
che si muove in controtendenza, sulla scia di Wall Street
debole. I mercati sembrano tirare il fiato nell'ultimo giorno di
un mese record. L'indice mondiale Msci ha segnato infatti a
novembre un rialzo del 13%, incremento mai visto prima su base
mensile.
Mentre Londra cede lo 0,39% a Parigi lo 0,15%, l'indice di
Piazza Affari perde lo 0,26% appesantito da Unicredit (-3,46%)
per l'idea di una possibile uscita del ceo Mustier che
spianerebbe la strada al salvataggio di Mps (+4,79%). Male Poste
(-2,09%) che pur ha smentito l'ipotesi di un passaggio di Del
Fante al posto di Mustier.
Nella rotazione in corso dei portafogli degli investitori si
mettono invece in luce Pirelli (+3,5%), Prysmian (+3,01%) e
Diasorin (+2%).
Da segnale il tonfo di Abn Amro (-7,8%) ad Amsterdam per
l'annuncio di un taglio di 2.800 posti di lavoro in quattro anni
in parallelo col ritiro dalle attività di investment banking.
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