Non tornare all'Italia ante Covid
ma proiettarsi nel futuro, verso le prossime generazioni,
puntando su una crescita, "inclusiva, sostenibile e innovativa".
E' la sfida indicata dal Piano Giovani 2021, frutto della
collaborazione tra 70 realtà giovanili italiane, riunite nella
Rete Giovani 2021, presentato al Governo lo scorso settembre in
vista della legge di Bilancio. A fare il punto è Flavio
Proietti, membro della Rete e dell'associazione Officine Italia,
durante l'ANSA Incontra: focus sui giovani nell' Italia che
verrà, con Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca
Generali, e Domenico Siniscalco, economista ed ex ministro del
Tesoro. "Siamo una generazione che vuole dialogare con le altre
generazioni, senza essere antagonisti, e chiediamo di
collaborare a un piano per il futuro", spiega Proietti,
sottolineando la necessità di "un grande progetto per il paese
di cui i giovani non possono non fare parte. L'appello è di
ascoltare e di avere il coraggio di avere una visione e di
prendere qualche rischio". Il piano, che si inserisce nel
contesto del Next Generation Eu, chiede "un'agenda politica
lungimirante che getti le basi per il futuro delle prossime
generazioni attraverso investimenti ambiziosi e riforme
strutturali accantonate da anni ed apra così nuovi scenari per
una rinascita del Paese".
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