Piazza Affari termina in calo
(-0,25%) dopo aver oscillato col resto d'Europa sulla scia
dell'andamento contrastato prima dei futures poi dei listini
americani, dove hanno recuperato terreno i tecnologici del
Nasdaq in atesa di capire se i negoziati in corso per un nuovo
pacchetto di stimoli all'economia Usa otterranno il risultato
sperato. Le decisioni della Bce, che con la politica monetaria
continua a contrastare gli effetti del covid e stima un recupero
del Pil dell'eurozona nel 2021, sono rimaste un po' in ombra. Si
è rafforzato l'euro, sia sul dollaro sia sulla sterlina, così
come si è ristretto lo spread Btp Bund a 116,5 punti col
rendimento del decennale su nuovi minimi (+0,55%). Ma a incidere
sulle quotazioni ha contribuito soprattutto il rialzo del
greggio grazie al Brent tornato oltre i 50 dollari al barile su
valori che non vedeva dallo scorso marzo. Ne hanno beneficiato a
Milano Saipem (+2,81%), Tenaris (+1,53%) ed Eni (+1,05%).
Nell'energia è andata bene anche Enel (+1,1%). Acquisti poi su
Campari (+1,46%) e Prysmian (-1,11%) in coda al listino invece
Pirelli (-3,43%) e Inwit (-2,92%). Seduta debole per i bancari a
partire da quelli inglesi sui timori di una Brexit senza
accordo. Unicredit ha perso l'1,61% nel giorno del Cda, Banco
Bpm il 2,08%. Bene invece Bper (+0,40%) e Mps (+0,46%) per le
scommesse sul risiko.
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