Rimangono deboli verso fine seduta
le principali Borse europee, tra la gestione della pandemia e la
possibilità che si concretizzi una Brexit senza accordo. In
linea con i mercati Usa, che segnano il passo sugli stimoli
fiscali. La peggiore è Francoforte (-1,3%), con la Bundesbank
che ha rivisto le previsioni del Pil al ribasso, seguita da
Madrid (-1,2%), Londra (-0,6%) e Parigi (-0,5%). In linea Milano
(-0,7%), con lo spread poco sopra 119 punti, con Bankitalia che
ha rivisto le previsioni del crollo del Pil del 2020 in modo più
ottimistico, ma prospettando una ripresa più lenta nel 2021.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, cede lo
0,6%. Male soprattutto servizi di comunicazione, energia e
finanza. In rosso i petroliferi, a partire a Royal Dutch
(-2,6%), con eccezione Neste Oyj (+1,4%), mentre il greggio è
piatto (wti +0,06%) a 46,8 dollari al barile. Tutte in rosso le
banche, in particolare SocGen (-2,1%) e Banco de Sabadell
(-2,3%). Male le auto, soprattutto Renault (-3,4%). Farmaceutici
in ordine sparso, con cali per Sanofi (-3,3%9 e rialzi per Orion
Oyj (-2%).
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