Confermano il calo i listini
europei sulla scia dell'andamento degli scambi a New York, i cui
indici di borsa cedono comunque meno dell'1%. Madrid (-3,3%) è
la peggiore, mentre Milano, Parigi e Francoforte cedono il 3%
circa e Londra (-2,2%) appare più cauta a 10 giorni dal termine
per raggiungere un accordo con Bruxelles sull'uscita dall'Ue. Un
possibile nulla di fatto, insieme alla scoperta della variante
inglese al Covid 19, pesa sull'umore degli investitori.
Nel primo giorno della settimana breve di Natale prevalgono
le vendite, spinte anche dal calo del greggio (Wti -3,5% a 47,41
dollari al barile). Sale il dollaro, scambiato a 1,22 sull'euro
e a 1,329 sulla sterlina britannica. Segno meno per i
petroliferi Shell (-5,9%), Bp (-4,5%), Eni (-4,6%), Saipem
(-4,5%) e Tenaris (-4,25%), legate all'andamento delle
quotazioni del greggio. I timori di nuove restrizioni legate
alla pandemia frenano gli automobilistici Daimler (-4,4%),
Renault (-3,8%), Bmw (-3,7%) e Volkswagen (-3,4%). Lievemente
più caute Peugeot (-3,1%) ed Fca (-2,74%), che hanno ricevuto il
via libera dell'Antitrust Ue alla fusione. In campo bancario
cedono Santander (-5,2%), SocGen (-5%), Bbva (-4%) e Lloyds
(-3,6%). In Piazza Affari segnano il passo Unicredit (-4,7%),
Intesa (-4,6%), Bper (-4,48%) e Banco Bpm (-3,9%). Più cauta Mps
(-1,7%), epicentro delle prossime aggregazioni tra Istituti.
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