Mercati azionari del Vecchio
continente in accelerazione con vista sui dati macroeconomici
statunitensi compresi quelli sull'occupazione e la definizione
dei ballottaggi per il Senato Usa: Londra corre con le banche e
sale del 2,5%, seguita da Madrid in rialzo dell'1,8% e Milano in
crescita dell'1,4%. Positive, ma più caute, le Borse di
Francoforte, in aumento attorno al punto percentuale, e Parigi
(+0,8%).
Nella capitale inglese, che attende anche il primo discorso post
Brexit del governatore della Banca d'Inghilterra Bailey, salgono
soprattutto i titoli del settore del credito anche sulla
constatazione di pochi traumi nel comparto dopo l'uscita dalla
Ue. Barclays e Hsbc salgono infatti del 7%, mentre tra i titoli
dell'energia Bp cresce di cinque punti percentuali sulla tenuta
del petrolio a quota 50 dollari al barile a New York. In Piazza
Affari, dove gli operatori come sulle altre Borse hanno in
agenda la diffusione dei verbali del Fomc sulla politica
monetaria Usa che saranno diffusi a mercati europei chiusi,
virata la boa di metà giornata oltre a Buzzi (+6% anche in scia
alla ripresa del settore infrastrutture), proseguono gli
acquisti su Unicredit (+5% a 7,87 euro) e rimane tonica Mps
(+4,6%). Il mercato sembra infatti approvare le ipotesi di
fusione 'pilotata', con una forti crediti fiscali in dote e una
parte di filiali separate (almeno in una prima fase della
società mista) per garantire una presenza territoriale del
marchio della banca toscana.
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