Allungano il passo le principali
borse europee dopo l'avvio fiacco di Wall Street. Londra (+3,1%)
si conferma la migliore in attesa del primo intervento del
governatore della Banca d'Inghilterra dopo la Brexit. Seguono
Madrid (+2,37%), Milano (+1,6%), Francoforte (+0,9%) e Parigi
(+0,7%). In calo sotto quota 109 punti lo spread tra Btp e Bund,
mentre l'euro sale a 1,23 sul dollaro, a differenza della
sterlina, scesa a 1,35 biglietti verdi e a 1,1 sulla moneta
unica. In calo il greggio (Wti -0,16% a 49,86 dollari al barile)
sotto quota 50 dollari, l'oro (-1,4% a 1.929 dollari l'oncia) e
l'acciaio (-0,21%)(, a differenza di alluminio (+0,44%) e rame
(+1,8%).
La vittoria democratica in Georgia per il senato Usa spinge i
titoli legati alle energie rinnovabili e alle costruzioni, come
Enel (+5,22%), Saipem (+5,95%), Buzzi (+7,31%) in Piazza Affari.
Sugli scudi anche Crh (+7,11% a Londra), Lafarge (+4,32% a
Zurigo) e Heidelberg (+4% a Francoforte). In campo energetico
salgono Rubis (+5,86%), Centrica (+5,5%) ed Sse (+4,38%). Sugli
scudi i bancari Hsbc (+8%), Barclays (+7%), Santander (+6,39%) e
Bnp (+5,9%), insieme a Unicredit (+6,84%), Bper (+4,65%), Banco
Bpm (+4,76%) ed Mps (+4%) in Piazza Affari. Sotto pressione gli
automobilistici Fca (-2%) e Peugeot (-2,42%).
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