Cauta Piazza Affari (+0,2%) nella
chiusura dell'ultima seduta della settimana, mentre il governo
ha deciso nuove restrizioni per contrastare il Covid 19 e nello
stesso tempo il Paese attende di sapere se si profili una vera e
propria crisi per l'Esecutivo.
Le banche, nonostante lo spread Btp-Bund rimastostabile a 105
punti, hanno patito, da Intesa (-0,6%) a Banco Bpm (-0,7%) e
Bper (-1,1%). Non Unicredit (+1,8%) e Mps (+0,8%), con
l'eventualità delle nozze. Male l'industria con Interpump
(-4,2%), Buzzi (-1,8%), Leonardo (-1,5%) e Prysmian (-1,2%). Giù
Mediobanca (-1,9%). Hanno sofferto i petroliferi, da Eni (-0,4%)
a Tenaris (-0,5%) e Saipem (-1%), pur col greggio in rialzo (wti
+1,3%) a 51,5 dollari al barile a sera. Giornata no per Fca
(-1,8%) in linea col comparto, poi S&P ne alzato il rating a
BBB-.
Migliore del listino principale Amplifon (+3,5%), bene Stm
(+1,9%), dopo i risultati preliminari del 2020, in forma Enel
(+1,8%). Netto rimbalzo rispetto al giorno precedente per i
farmaceutici, con Recordati (+2%) e Diasorin (+0,6%).
Fuori dal listino principale sprint di Ovs (+4,1%), col via
libera del Mise all'offerta per acquisire alcuni asset di
Stefanel.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA