Seduta di fine settimana terminata
in rosso per Piazza Affari (-1,1%), in linea con le altre
principali Borse europee e con l'andamento di Wall Street,
mentre la pandemia da Covid 19 arriva a fare contare 2 milioni
di morti nel mondo. Con i contagi in crescita in molti Paesi,
prosegue la corsa ai vaccini, tra polemiche sui dati di
efficacia e per i ritardi nelle consegne, che a metà pomeriggio
hanno provocato un picco negativo sui mercati. Spia
dell'incertezza l'oro, in salita (+0,8%) a 1.854 dollari
l'oncia. L'Italia inoltre attende l'esito della crisi politica.
A Milano pesanti industria, con Prysmian (-4,4%), e auto, con
Fca (-4,3%), che da lunedì sarà Stellantis insieme a Peugeot
(-4,2%), entrambe in calo come il comparto e la componentistica,
tra cui Pirelli (-2,3%) e fuori dal listino principale Brembo
(-2,8%). Male anche Cnh (-2%). Sofferenti i petroliferi, da
Tenaris (-4,1%) a Saipem (-2,7%) e Eni (-1,9%), col greggio in
decisa discesa a sera (wti -2,2%) a 52,4 dollari al barile. Poco
in forma le banche, a partire da Unicredit (-1,8%), il giorno
dopo il Cda per restringere il cerchio sul nome del nuovo ceo,
Intesa (-0,6%) e Mps (-1,3%), pur con lo spread chiuso in calo a
155,5 punti. Tra i pochi titoli in positivo Banca Mediolanum
(+2,2%) e Banca Generali (+0,6%) e Enel (+0,2%) con l'upgrade
del rating da Moody's.
Fra le assicurazioni perdite per Unipol (-2,3%) e per
Cattolica (-1,1%), quest'ultima sui rilievi dell'Ivass. In calo
Atlantia (-1,6%) coi soci che hanno votato la scissione.
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