Finale di settimana in tensione per
Piazza Affari (-1,5%), in linea col resto d'Europa, ma con
l'aggiunta delle tensioni sulle sorti della crisi di governo, su
cui Moody's mette sull'avviso per il Recovery: da usare, pena
un'influenza negativa sul rating del Paese. Restano intanto i
problemi legati al Covid 19 e ai ritardi nell'arrivo dei
vaccini.
A Milano il listino principale ha visto in positivo pochi
titoli, Inwit (+1,4%), i farmaceutici Diasorin (+0,7%) e
Recordati (+0,6%), e la parità per Mediobanca (+0,08%). Ad avere
la peggio è stata Leonardo (-3,6%), insieme ai petroliferi, da
Saipem (-3,5%) a Tenaris (-3,4%) e Eni (-1,4%), col greggio in
calo (wti -1,5%) a 52,3 dollari al barile a sera. In difficoltà
le banche, con lo spread arrivato a chiudere in salita a 126
punti, a cominciare da Unicredit (-3,2%), Banco Bpm (-2,8%),
Bper (-2,7%) e Intesa (-1,7%). Meno peggio Mps (-0,2%) che
attende la settimana prossima il cda sul piano. Male le auto con
Stellantis (-2,9%), dopo l'esordio in corsa sui mercati a inizio
settimana, e i componenti con Pirelli (-3,1%). Altra seduta
negativa per Autogrill (-3,8%), il giorno dopo l'annuncio
dell'aumento di capitale. Giù Mediaset (-2,1%), che ha vinto per
i diritti d'autore nei casi Dailymotion e Veoh.
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