Leggero miglioramento, nel quadro
negativo, per Piazza Affari (-1,5%), dove continuano a pesare le
incertezze sul governo, con Moody's che lancia un monito sui
rischi per il rating, se non venissero spesi i soldi del
Recovery, e i problemi del Covid 19, vaccini compresi, come nel
resto d'Europa.
Il mercato vede in coda i petroliferi, con Saipem (-3,6%),
Tenaris (-3,2%) e Eni (-1,8%), col greggio che riduce il calo
(wti -0,9%) a 52,6 dollari al barile. In fondo al listino
principale Leonardo (-3,9%) e nell'industria male anche Prysmian
(-1,3%), tra i semiconduttori Stm (-2,1%). In sofferenza le
banche, con lo spread salito a quasi 126 punti, a partire da
Unicredit (-3,3%), Banco Bpm (-3%), Bper (-2,8%) e Intesa
(-1,9%). TRa le assicurazioni giù Unipol (-1,5%) e Generali
(-1%), mentre un report di Berenberg evidenzia come la compagnia
abbia il più elevato rendimento dei dividendi e un coefficiente
più elevato di solvibilità rispetto ai competitor europei.
In positivo nel listino principale solo Inwit (+1,2%),
insieme ai farmaceutici, Diasorin e Recordati (+0,3% entrambi).
Non troppo in calo Atlantia (-0,3%), col dossier Aspi a rilento.
Male auto e componenti, da Stellantis (-2,7%) a Pirelli (-3,2%).
In perdita per il secondo giorno Autogrill (-4,5%), dopo
l'annuncio di un aumento di capitale.
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