Piazza Affari chiude in robusto
rialzo nel giorno delle dimissioni del premier Giuseppe Conte,
con l'indice Ftse Mib che è salito dell'1,15% nella speranza che
la crisi politica possa trovare una rapida soluzione con la
formazione di un nuovo governo. Le stesse motivazioni hanno
consentito allo spread Btp-Bund di ripiegare di 4,7 punti base,
a quota 118.
Sul listino milanese ha svettato Unicredit (+4,45%) dopo che
è emerso che Andrea Orcel sarà il nuovo amministratore delegato.
In luce anche Nexi (+3%), Pirelli (+3%) e Leonardo (+2,9%). In
una seduta di acquisti sulle auto, sull'energia e sul comparto
bancario europeo hanno brillato Bper (+2,8%), Mediobanca
(+2,4%), Eni (+2,1%), Saipem (+2%) e Stellantis (+2%). In bella
evidenza anche Tim (+2,75%) e Unipol (+2,4%).
Fuori dal Ftse Mib scatto di Cementir (+7,6%), Credem
(+5,2%), Safilo (+4,2%) e Popolare di Sondrio (+4%). Recupera
Cattolica (+2,65%) indifferente agli accertamenti Consob
sull'intesa con Generali (+1%). In controtendenza Prysmian
(-3,8%), penalizzata dal collocamento di un bond convertibile,
Ferrari (-0,5%) e Diasorin (-0,5%)
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