Riducono il calo gli indici di
borsa europei insieme ai listini Usa nell'ultima ora di
contrattazioni per il Vecchio Continente. In attesa della
decisione della Fed sui tassi, che verranno lasciati
presumibilmente invariati, gli indici Usa cedono circa l'1% e,
di conseguenza, si attenua la tensione su Francoforte (-1,8%),
Milano (-1,5%), Madrid e Londra (-1,4% entrambe) e Parigi
(-1,3%). Si assesta poco sopra quota 120 punti lo spread tra Btp
e Bund tedeschi, mentre il greggio riprende a salire timidamente
(Wti +0,32% a 52,77 dollari al barile). Proseguono le vendite
sui bancari Bnp (-4,2%), Santander (-3,47%) e Intesa (-2,3%),
mentre appare più cauta Unicredit (-1,68%) in attesa della
decisione del Cda sulla nomina del nuovo Ad, che potrebbe essere
Andrea Orcel. Sotto pressione i tecnologici Asm (-4,5%),
Infineon (-4,2%) ed Stm (-2,45%), oggetto di prese di beneficio,
mentre in campo farmaceutico scivola AstraZeneca (-2,84%),
convocata dall'Ue sui ritardi nelle consegne dei vaccini.
Pesanti gli automobilistici Stellantis (-3,37%) e Daimler
(-3%), più cauti i petroliferi Bp (-1,66%), Total (-1,36%) e
Shell (-1%) e soprattutto Eni (-0,45%).
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