Proseguono pesanti le principali
Borse europee, mentre l'approvvigionamento dei vaccini contro il
Covid 19 resta un problema. In allerta l'oro (+0,8%) a 1.857
dollari l'oncia. La peggiore è Madrid (-1,5%), seguita da Londra
(-1,4%) Parigi (-1%) e Francoforte (-0,9%). In prima fila Milano
(-0,8%), con lo spread in calo verso 114 punti, mentre si
conclude la prima settimana di consultazioni per la crisi di
governo. Negativi i future Usa, con in rialzo il costo
dell'occupazione nel quarto trimestre, ma anche il reddito
personale a dicembre.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, perde
l'1,5%, sotto il peso soprattutto di finanza e beni di prima
necessità. Male le banche, soprattutto Commerzbank (-4,7%),
Banco de Sabadell (-3,7%), Banco Bilbao (-3,6%), Hsbc (-3,5%).
Tesi i farmaceutici, da Roche (-2,3%) a Glaxo (-2,2%), Novartis
(-2%) e AstraZeneca (-1,5%). Tra i petroliferi, col greggio in
rialzo (wti +0,9%) a 52,8 dollari al barile, Lundin (+1,9%)
eccezione in positivo in un panorama in rosso, a partire da
Polski Koncern (-2,4%) e Repsol (-1,7%). Sofferenti le auto a
partire da Volkswagen (-1,7%) e Bmw (-1,6%), in controtendenza
Daimler (+0,5%).
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