L'inatteso rialzo del Pil
trimestrale della Spagna (+0,4%) e il calo inferiore alle stime
di quello francese (-1,3%) contribuiscono ad arginare le vendite
in una giornata chiusa male in Asia e Pacifico e partita male in
Europa. Riducono il calo Madrid (-0,7%), Milano (-0,85%), Londra
(-0,9%), Francoforte (-0,94) e Parigi (-1,08%), dopo essere
partite tutte con un calo superiore all'1,5%.
Pur con il dato sulla disoccupazione tedesca (6%) inferiore
alle stime e in vista di una serie di indicatori Usa si
mantengono negativi i futures americani. Cala il greggio (Wti
-0,25% a 52,23 dollari) sotto la soglia dei 53 dollari al barile
e il dollaro si mantiene in rialzo a 1,21 sull'euro, 1,369 sulla
sterlina e a 104,6 yen. Scende lo spread tra Btp e Bund tedeschi
a 114,7 punti nell'ultimo giorno di consultazioni al Quirinale.
Le stime sul 2020 diffuse ieri a mercati chiusi sostengono
Leonardo (+2,59%) e Daimler (+0,52%), in controtendenza con i
rivali Bmw (-0,73%), Stellantis (-1,34%) e Vw (-0,63%). Tiene
anche Stm (+0,86%), fresca di conti, rispetto a Infineon
(-1,82%) e Asml (-1,31%). Debole AstraZeneca (-1,43%), con i
problemi sulle consegne di vaccini in Europa, che trascina anche
Roche (-1,81%), Bayer (-1,83%) e Novartis (-1,27%). Più cauta
Diasorin (-0,51%) in Piazza Affari, dove sale Recordati (+0,3%).
Segno meno per i bancari Hsbc (-2,33%), Bnp (-2,17%), Santander
(-1,89%) e Bbva (-2%), che ha diffuso la trimestrale. Giù
Unicredit (-1,36%) e Intesa (-1,08%) a Milano, dove Eni (-0,83%)
fa peggio di Bp (-0,34%), Total (-0,11%) e Shell (+0,01%).
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