Settimana chiusa in calo per la
Borsa di Milano (-1,5%), in linea con le altre principali Borse
europee e con l'andamento di Wall Street, mentre in Italia si è
chiusa una prima settimana di consultazioni al Quirinale sulla
crisi di governo, che comunque non ha pesato sullo spread
Btp-Bund, chiuso a 116 punti, in lieve rialzo rispetto
all'apertura di giornata. Pesanti comunque le banche, da Bper
(-2,5%) a Unicredit (-2,2%), Banco Bpm (-1,6%) e Intesa (-1,5%).
In fondo al listino principale Amplifon (-3,3%) e bene
nell'industria Leonardo (+0,4%) il giorno successivo ai conti,
al contrario l'andamento di Interpump (3,1%) e Prysmian (-2,5%),
nel lusso Moncler (-3%) e fuori dal Ftse Mib Ferragamo (-2,6%)
il giorno dopo i conti. Giù Tim (-2,3%). Tra i petroliferi la
peggio è Saipem (-3,2%), segno meno per Eni (-2,2%) e Tenaris
(-2%), col greggio piatto a sera (wti +0,02%) a 52,3 dollari al
barile.
Bene i farmaceutici, da Diasorin (+1,6%) a Recordati (+1,4%).
In forma Pirelli (+0,7%) tra i componenti, male invece
Stellantis (-1,4%) tra le auto.
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