L'Europa resta positiva, ma perde
smalto dopo che vengono diffusi i dati Pmi dell'Eurozona, con il
composito in rialzo, così come in quasi tutti i principali
singoli Paesi, tranne che ad esempio in Spagna, dove cala,
mentre è stabile in Germania. Indeboliti anche i future Usa,
dove in serata si attendono decisioni di politica monetaria Usa
sia del Federal Open Market Committee sia della stessa Fed. In
calo l'oro (-0,7%) a 1.836 dollari l'oncia, di più l'argento
(-3,7%) a 26,7 dollari. Tra le piazze la migliore è comunque
ancora Madrid (+0,6%), seguita da Francoforte (+0,4%), Parigi
(+0,1%) e Londra (+0,01%). Fuori dal coro Milano (+1,8%), con lo
spread sceso a 104, con Mario Draghi convocato al Quirinale a
fine mattina.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna
lo 0,4%, sempre trainato dalle comunicazioni, ma schiacciato da
energia e materiali. Corre tra le tlc Vodafone (+3%) coi conti e
Tim (+2,4%) nel giorno del Cda sui nomi per il nuovo board.
Quasi tutti in rosso i petroliferi, a partire da Royal Dutch
(-1,9%), tra le poche eccezioni Eni (+0,3%), col greggio in
rialzo (wti +0,4%) a 55 dollari al barile. Ottimiste in
maggioranza le banche, italiane in testa, come Unicredit
(+3,9%), Intesa (+4,5%) e Banco Bpm (+4,5%). In controtendenza
Hsbc (-1,2%) e Kbc (-1%). In forma le auto, soprattutto Daimler
(+2,4%), non Ferrari (-0,5%) il giorno dopo i conti.
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