Piazza Affari resiste in territorio
positivo (Ftse Mib +0,21%) nonostante il forte calo di Unicredit
(-2,6%), che ha presentato i conti nella vigilia, con un rosso
di 2,8 miliardi, superiori alle stime degli analisti. C'è attesa
nelle sale operative per il voto del M5S sulla piattaforma
Rousseau, determinante per l'esito delle consultazioni del
presidente del consiglio incaricato Mario Draghi.
Corre Mediobanca (+2,11%), sull'onda lunga dei conti, mentre
Stm (+2,14%) segue i rivali europei dopo l'indiscrezione
raccolta dall'Agenzia Bloomberg, su un possibile progetto
dell'Ue per incentivare la produzione di semiconduttori nel
Vecchio Continente, per sopperire alla carenza che sta
affliggendo il settore automobilistico. Bene Interpump (+1,9%),
Nexi (+1,66%) e Poste (+1,14%). Segno meno invece per Leonardo
(-0,95%), Eni e Saipem (-0,7% entrambe), con il greggio in calo
(Wti-0,7% a 58,24 dollari al barile) in vista del report
dell'Opec atteso per oggi.
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